Come le insegne per negozi hanno cambiato il commercio

«La pubblicità è l’anima del commercio» e lo sapevano anche i Romani. Le prime insegne pubblicitarie? Molti secoli fa, dipinte a mano.
Tutte le attività commerciali non possono fare a meno di comunicare – e di farlo bene – quello che hanno da offrire, per questo negli anni le insegne per negozi hanno assunto sempre maggiore importanza.
La liquidità che il mercato ha assunto negli ultimi tempi infatti sta spingendo i commercianti a non sottovalutare mai né la concorrenza (anche quella che sembra innocua) né le innovazioni in campo pubblicitario.
D’altronde è innegabile che delle insegne pubblicitarie realizzate con criterio danno sempre una marcia in più; l’obiettivo dopotutto è sempre uno: comunicare in modo veloce, chiaro e preciso la natura dell’attività, così da semplificare la vita – e la scelta – al cliente.
Quando sono comparse le prime insegne per negozi?
Sembra che per trovare le antenate delle moderne insegne si debba tornare fino all’antica Roma.
Già a quell’epoca infatti i negozianti dipingevano le prime insegne pubblicitarie sui muri delle loro botteghe; così come succede oggi, questo serviva ad attrarre i passanti e a mostrare loro quali merci avrebbero potuto trovare all’interno del negozio.
Alcune di loro erano più scarne e minimal, altre invece erano molto colorate e ricche di particolari. Questo ovviamente dipendeva un po’ dal tipo di attività in questione e un po’ dall’abilità del proprietario (che quindi faceva da pubblicitario, da grafico e da… artista-imbianchino).
Inoltre le insegne per negozi potevano essere anche in rilievo o sotto forma di mosaico.
Ed è sempre nell’antica Roma che sembrano trovare origine altri tipi di pubblicità, ma stavolta non si tratta di pubblicità, bensì di qualcosa che c’entra con la politica; da alcuni scavi effettuati a Pompei infatti gli archeologi sono riusciti a trovare delle iscrizioni elettorali, che servivano quindi a “pubblicizzare” i candidati in corsa alle elezioni.
Dal Medioevo alle insegne pubblicitarie luminose
Fino a tutta la prima parte del Medioevo le insegne hanno mantenuto la loro forma, vedendo mutare qualcosa solo con l’arrivo del Rinascimento; è in questo periodo infatti che alle insegne pubblicitarie dipinte sui muri vengono affiancate le immagini stampate, visto che a metà del Quattrocento era stata scoperta la stampa a caratteri mobili.
Ma la grande rivoluzione per negozi e attività commerciali arriva con la scoperta dell’energia elettrica e del suo grande potenziale da sfruttare in ambito comunicativo.
Lo spunto dietro alla tecnologia del neon risale addirittura al 1675, quando un astronomo francese osservò che se un barometro al mercurio veniva scosso, questo si illuminava. È nell’Ottocento però che questa intuizione troverà la sua applicazione pratica, prima grazie a un fisico tedesco e poi a due chimici britannici. Il risultato di queste ricerche si vedrà nel 1909, quando il fisico e imprenditore francese George Claude presentò a Parigi la lampada al neon.
Solo due anni dopo un collaboratore di Claude intuì che quella nuova tecnologia sarebbe potuta tornare utilissima nell’ambito della pubblicità.
Le insegne per negozi cambiano volto
Pare che la prima attività commerciale con insegne pubblicitarie di questo tipo fu un salone da barbiere di Parigi. Da lì iniziò tutto: piccoli e grandi negozi – ma anche i teatri – vollero dotarsi di insegne che li caratterizzassero.
In questo modo, poi, le attività potevano essere “individuate” dai potenziali clienti anche a distanza – e nelle città molto grandi questo ha davvero fatto la differenza.
Non per niente di lì a poco le insegne per negozi al neon si diffusero a macchia d’olio, tanto che nel 1927 New York ne contava più di 750.
Com’è chiaro a tutti, infatti, comunicare bene la propria attività ai potenziali clienti è una questione vitale per chiunque offra qualcosa sul mercato.
Dire in modo chiaro, preciso e veloce cosa c’è in quel negozio è proprio ciò che può fare la differenza tra successo e insuccesso, guadagnare molto o poco, restare aperti e chiudere definitivamente la saracinesca.
Ma come mai dopo cento anni le insegne luminose al neon sono ancora così tanto ricercate? Le risposte sono molte, ma due sono quelle principali: oltre a fare bene il loro lavoro, infatti, a queste insegne pubblicitarie è stato attribuito un notevole valore artistico, che secondo molti le rende addirittura più affascinanti delle più moderne insegne luminose al led. Ecco perché con tutta probabilità continueranno ancora a lungo a illuminare negozi e attività piccole e grandi delle nostre città.