I segreti delle insegne a led – Gamma Neon insegne luminose a Roma

Dal Moulin Rouge a Las Vegas, passando per Times Square: ecco i segreti delle insegne a led più famose al mondo
Sin dalla loro comparsa nelle strade le insegne luminose hanno stupito e affascinato grandi e bambini. Ecco quali sono le insegne a led e al neon più famose in assoluto
Quante volte da bambini vi è capitato di stare con il naso all’insù a guardare un’insegna luminosa o semplicemente una decorazione con tante luci colorate?
Da sempre la luce attira l’attenzione di piccoli e grandi, proprio per questo dopo l’invenzione delle lampade al neon si capì che quel tipo di tecnologia poteva essere sfruttata moltissimo nel campo della pubblicità, tanto che – prima a Parigi e poi in giro per il mondo – iniziarono a comparire una gran quantità di insegne luminose, che hanno contribuito ad accrescere il valore di molti brand, a rendere famose certe realtà poi diventate planetarie, a condire con un tocco di luminosità un marchio o un’azienda poi diventata un must nel mondo del commercio.
Con l’avanzare delle scoperte tecnologiche, poi, questo modello fu replicato nelle insegne a led, e allora il successo di questo format fu davvero totale.
Non ancora insegne a led, ma la strada è già segnata
Tra tutte le insegne luminose la più famosa al mondo è certamente quella del Moulin Rouge. Non si tratta di insegne a led, ma lei e il locale al quale appartiene sono certamente un’istituzione riconosciuta ovunque.
Lo storico locale parigino, sorto nel 1889 nei pressi della collina di Montmartre, deve infatti parte del suo successo proprio alle luci elettriche che a cavallo tra il XIX e il XX secolo hanno affascinato gli abitanti della capitale francese. Fu anche grazie alle insegne luminose che il Moulin Rouge diventò uno dei simboli della Belle Époque.
Allo stesso modo se andiamo a Barcellona, non possiamo non notare il grande cartellone pubblicitario al neon che raffigura un gufo. Fu la società Rótulos Roura, all’inizio degli anni ‘60, a farlo installare sulla cima di un palazzo posto all’incrocio tra Paseo de Sant Joan e l’Avenida Diagonal. Da quel momento questo cartello luminoso diventò uno dei simboli della città catalana.
Altre insegne luminose in Spagna
Se è vero che non conta tantissime insegne a led famose, c’è da dire però che il Paese iberico concentra in sé moltissime insegne luminose al neon.
Tío Pepe è un luogo che non si può non visitare, se si passa da Madrid. Nel 1935 la sua insegna luminosa fu posta sul tetto dell’Hotel Paris, nei pressi di Puerta del Sol, così da celebrare al meglio il centenario della famosa cantina. Sopravvissuta anche alla Guerra Civile Spagnola del 1936-39, l’insegna del Tío Pepe dovette spegnere le sue luci nel 2006; l’hotel che la ospitava cessò le sue attività e il nuovo proprietario del palazzo non volle mantenere l’insegna attiva.
Ma talmente tanto queste insegne luminose restano nell’immaginario delle persone, che fu una campagna di raccolta firme avviata spontaneamente a riuscire a far riaccendere – sebbene sul tetto di un altro edificio – l’insegna della cantina Tío Pepe.
Ed è sempre lo skyline madrileno a far brillare un’altra insegna diventata iconica in quel Paese, cioè quella del cartello della Schweppes.
Sin dal 1972 questo pannello al neon si trova in cima dell’edificio Carrión, in Plaza del Callao. Ogni lettera pesa circa 100 chili, tanto che i 104 neon che lo compongono fanno sì che il pannello pesi in totale circa 600 chili.
Las Vegas: la città delle insegne luminose
Ma quando si parla di insegne luminose, non si può non andare subito con la mente nel deserto del Nevada e nello specifico nella favolosa Las Vegas.
Il cartello che dà il benvenuto in città – condito da neon gialli e rossi – è uno degli esempi più iconici della storia delle insegne luminose, tanto che appare in centinaia di film. È un vecchio pannello in stile retrò, ma la sua unicità lo rende certamente uno dei modelli più importanti quando si parla di comunicazione di questo tipo.
Ovviamente Las Vegas ha “irrobustito” il suo parterre di luci con moltissime insegne a led, però sono quelle al neon sorte negli anni ‘50 e ‘60 a restare impresse più di tutte nella mente dei viaggiatori.
Londra e New York, città regine delle insegne a led
Sono due tra le città più importanti e ricche del mondo, sede di Borsa e centri finanziari di primissimo livello, capitali culturali e della musica, del cinema e dell’arte, ma Londra e New York detengono un altro primato: sono le due città regine quando parliamo di insegne a led.
Dire «Piccadilly Circus» infatti non può che far pensare subito ai giganteschi pannelli led che mostrano ai passanti le pubblicità dei brand più importanti del mondo. In quello che è uno degli incroci più famosi del mondo – anch’esso protagonista di numerosi film e svariate canzoni – si assiste ogni giorno a un vero e proprio turbinio di colori.
Vero è che uno spazio pubblicitario a Piccadilly Circus può costare qualche milione di euro, ma è altrettanto vero che quelle insegne luminose possono essere viste da quasi duecentomila persone al giorno.
Addirittura qualche centinaia di migliaia di dollari in più costa apparire nelle insegne a led poste a Times Square, a New York.
In quella che da molti è definita come la ‘capitale del mondo’ le insegne luminose non si contano, ma la concentrazione più numerosa di pannelli e schermi si trova ovviamente in questa famosissima piazza, attraversata ogni giorno da circa mezzo milione di persone. È per questo che le grandi multinazionali e le companies più importanti vogliono assicurarsi le insegne a led del «punto di maggior impatto pubblicitario del pianeta».
Inoltre Times Square detiene un record: quello del cartellone pubblicitario più grande al mondo, di solito appannaggio di una grande multinazionale.