Dal taglio del metacrilato opere d’arte e oggetti d’arredo

Sviluppato quasi 100 anni fa, il Plexiglas è ormai diffusissimo in ogni contesto. Dal taglio del metacrilato lampade, sedie, scaffali e oggetti di design
Vede la luce nel 1928 in vari laboratori europei e cinque anni più tardi l’industria chimica tedesca Röhm lo mette sul mercato con il nome di Plexiglas, come poi sarà conosciuto in ogni angolo del pianeta. È il polimetilmetacrilato, un polimero termoplastico noto anche come metacrilato; un materiale trasparente come il vetro, ma più flessibile, più leggero, più resistente.
Anche per questo dal taglio del metacrilato possono nascere lampade, sedie e scaffali, nonché oggetti artistici ed elementi d’arredo.
Taglio del metacrilato e storia di un materiale rivoluzionario
Il primo sviluppo nel 1928 grazie a chimici spagnoli, britannici e tedeschi, poi nel 1933 – dopo la scoperta del chimico tedesco Walter Bauer – l’ingresso nel mercato grazie all’imprenditore Otto Röhm. Questa la genesi e i primi passi di uno dei materiali più diffusi e usati della nostra epoca, dalla casa al lavoro, dalle aziende al mondo dell’arte: il metacrilato, conosciuto a ogni latitudine come Plexiglas.
Sin dalla sua “scoperta” fu subito chiaro come le potenzialità del metacrilato avrebbero rivoluzionato la vita dell’essere umano in molti settori; dall’illuminazione agli accessori, dall’arredo alla nautica, dalla pubblicità al medicale, il Plexiglas ha fatto sì che grazie al taglio del metacrilato si potessero realizzare oggetti, sostegni, scaffali e componenti robuste, trasparenti, resistenti e altamente flessibili.
Già nel 1936 l’azienda inglese ICI Acrylics produsse la prima lastra acrilica, usata in molta parte per i cupolini di molti aerei da guerra che hanno solcato i cieli europei nel secondo conflitto mondiale. Ma il metacrilato ebbe sin da subito un ruolo più pacifico e legato da vicino all’arte: molto spesso infatti il coperchio delle radio-giradischi era proprio realizzato con questo materiale.
E poi l’ambito medicale: per dirne una la prima lente a contatto in materiale plastico fu creata nel 1939 proprio con il metacrilato.
Il taglio del metacrilato e le caratteristiche del Plexiglas
Il motivo per cui il metacrilato ha immediatamente fatto breccia nel cuore – e nelle tasche – degli imprenditori si deve alle sue caratteristiche peculiari, che lo pongono almeno un paio di spanne sopra al vetro.
Ha un elevatissimo indice di trasmissione luminosa (92%) e davvero un’ottima trasparenza, qualità che lo mettono in pole position quando si parla di light design. Inoltre possiede una grandissima varietà di colorazioni e finiture, ma anche di spessori (generalmente da 1 a 30 millimetri) e di decorazioni – tanto che all’interno del metacrilato colato è possibile inserire qualsiasi tipo di materiale, così da rendere il prodotto un pezzo unico.
Poi la versatilità del materiale. Questa caratteristica permette di ottenere dal Plexiglas la realizzazione delle forme più svariate e dei concept più fantasiosi. Un’attenta operazione di taglio del metacrilato, poi, permetterà di confezionare ciò che si era disegnato in fase progettuale.
Altra cosa molto importante: il metacrilato è riciclabile al 100%.
Oggetti realizzati grazie al taglio del metacrilato
Forte di tutte le caratteristiche che possiede, il Plexiglas si presta a moltissimi usi e si adatta agilmente agli ambienti più svariati.
Se dopo il suo sviluppo si è subito pensato agli usi legati all’industria, alla medicina, alle aziende e alla logistica, dopo qualche tempo si è provato a declinare il Plexiglas a contesti più “informali”, e i risultati sono stati ottimi.
Se è vero infatti che il metacrilato si è presto rivelato utilissimo in radiologia e in chirurgia estetica così come nell’edilizia, nell’illuminazione e nella nautica, è altrettanto vero che in una seconda fase si è compreso come un taglio del metacrilato fatto a regola d’arte potesse dar vita a oggetti d’arredamento, insegne luminose, espositori, lampade da tavolo o da muro, teche, cornici, tavoli e sedie. Ma il Plexiglas viene impiegato anche per realizzare collane, bracciali, anelli e accessori di ogni genere; per non parlare di alcune opere d’arte contemporanea, che in molta parte prevedono l’uso del metacrilato in quantità per nulla trascurabili.